Mi caccia dal paradiso, pensò Sergej, ci separa come due servi della gleba, e guardò Grekov con occhi pieni d'odio e di supplica.
Grekov strizzò i suoi, fissò il viso della ragazza, e Sergej provò ribrezzo per quello sguardo spietato, impudente.
"è tutto" disse Grekov. "la marconista viene con te, tanto qui non ha niente da fare, senza un trasmettitore. Scortala tu al comando".
Sorrise.
"una volta lì troverete da soli la vostra strada. Questo è il foglio, ne ho scritto uno solo per tutti e due, non mi piacciono le scartoffie. Tutto chiaro?"
E all'improvviso Sergej si rese conte che a fissarlo erano due occhi bellissimi, affettuosi, intelligenti e tristi come mai ne aveva visti in vita sua."
Vasilij Grossman, Vita e Destino