Se il giornalismo è il quadro della nostra esistenza moderna, la sua grande debolezza è che non ne riflette se non le eccezioni. Noi annunciamo con un titolo su tre colonne che un uomo è caduto da un'impalcatura; e non annunciamo, con un titolo su tre colonne, che un uomo non è caduto da un'impalcatura. E tuttavia questo secondo avvenimento è infinitamente più interessante e commovente, perchè rivela che questa torre viva, piena di terrore e di mistero - un uomo - è ancora dritta sul suolo della terra. Ma evidentemente non si può pretendere dal giornalismo che insita così sopra dei miracoli permanenti: non si può chiedere ai direttori dei giornali di pubblicare sulle loro colonne: Il signor Wilkinson è sempre in ottimo stato di salute, oppure: Il signor Jones, di Worthing, non è morto. Essi non possono annunciare la felicità di tutta l'umanità, parlare di tutti i gioielli che non sono stati rubati, di tutti i matrimoni che non sono annunciati. Ne segue pertanto che il quadro della vita che essi pretendono di darci completo è falso, poichè non vi è rappresentato che l'insolito. Per quanto siamo democratici, i giornali non si occupano che della minoranza.
G.K. Chesterton, La sfera e la croce
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