La massima sventura è la solitudine, tant'è vero che il supremo conforto - la religione - consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico. L'opera equivale alla preghiera, poichè mette idealmente a contatto con chi ne usufruirà."
Cesare Pavese, il mestiere di vivere 15 maggio 1939
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