martedì 30 giugno 2015

Ora che ho visto cos'è guerra...

"Ora che ho visto cos'è guerra, cos'è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: "E dei caduti che facciamo? Perchè sono morti? Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero."
Cesare Pavese, La casa in collina

lunedì 29 giugno 2015

Per un penetrabilissimo decreto dello zar

"A che serve, Lidia Antonova, il timor di Dio? Dovrebbe piuttosto aver timore di Vera Stepanovna. Allo stesso modo che io non ho perso mio figlio Pavel per un impenetrabile disegno di Dio, ma per un penetrabilissimo decreto dello zar, così Vera Stepanovna l'ha gettata sulla strada, perchè un uomo, che abita in una villa e che non ha in sé niente di divino, l'ha licenziata dal lavoro."
Bertolt Brecht, La Madre

domenica 28 giugno 2015

In un mondo che assomiglia a un cantiere...

"In un mondo che assomiglia a un cantiere tanto quanto a un campo di rovine , si tratta di edificare una casa dove degli uomini venuti da ogni parte possano vivere insieme. Ma è' tempo di partire alla ricerca dei materiali." 
Cesbron, Quello in cui credo

sabato 27 giugno 2015

Héros? Peut-on leur donner ce nom?

« Héros? Peut-on leur donner ce nom? Ils n’ont rien entrepris de sublime, n’exigeant qu’un droit élémentaire, celui de vivre, librement, dans monde qui soit humain. La vraie grandeur est sans doute dans cet obscur combat où, privés de l’enthousiasme des foules, quelques individus, mettant leur vie en jeu, défendent, absolument seuls, une cause autour d’eux méprisée. Ils luttent, avec un humble héroïsme, pour ce qui est modeste, très quotidien, mais non point sans valeur ; et dans le même moment, des despotes habiles sont acclamés sur l’estrade publique, qui ne promettent, sous prétexte de puissance, qu’une gloire honteuse et la misère. » 
Inge Scholl, La rose blanche 

venerdì 26 giugno 2015

Ed è vero che l'uomo...

"Ed è vero che l'uomo sta al mondo soltanto per questo: imparare. Imparare ad amare, forse. E senza forse."
Antonio De Petro Dies irae

lunedì 8 giugno 2015

Essi non sono i fatali e predestinati rappresentanti del Male...

Essi non sono i fatali e predestinati rappresentanti del Male: Non sono nati per essere fascisti. Nessuno - quando sono diventati adolescenti e sono stati in grado di scegliere, secondo quali ragioni e necessità - ha posto loro razzisticamente il marchio di fascisti. E' un'atroce forma di disperazione e nevrosi che spinge un giovane a una simile scelta; e forse sarebbe bastata una sola piccola diversa esperienza nella sua vita, un solo semplice incontro, perchè il suo destino fosse diverso."
Pier Paolo Pasolini, 
8 luglio 1974, Limitatezza della storia e immensità del mondo contadino 
(Paese Sera "lettera aperta a Italo Calvino), 
da Scritti corsari

domenica 7 giugno 2015

Un uomo per tutte le stagioni

Norfolk: Ah, al diavolo tutto questo! Io non sono un sapiente, non lo so se questo matrimonio è legale, ma perdiana, Thomas, guarda questi nomi, fa' come me e mettiti con noi, per amore dell'amicizia!
More: E quando moriremo, e tu andrai in Paradiso per aver seguito la tua coscienza, e io all'Inferno per non aver seguito la mia, ci verrai con me, per amicizia?
Cranmer: Secondo voi tutti noi che abbiamo giurato andremo all'Inferno, allora.
More: Io non posso leggere nella coscienza degli altri uomini e non condanno nessuno.
Cranmer: Allora la questione è discutibile, no?
More: Certamente.
Cranmer: Ma il fatto che voi dobbiate obbedienza al re non è discutibile quindi, tra un dubbio e una certezza, firmate!
More: ...alcuni dicono che la Terra sia tonda, altri non lo credono, e anche questo è una questione discutibile. Ma, se non è tonda, può un ordine del re renderla tonda? E se è tonda, può un ordine del re renderla quadrata? No. E io non firmerò.
Cromwell: E allora conta di più un vostro dubbio che un ordine del re.
More: Per me non c'è dubbio.
Cromwell: Dubbio di che?
More: Non c'è dubbio che non farò il giuramento, ma perché non lo farò, voi, messer segretario, non me lo farete dire.
Cromwell: Potrei anche ricorrere ad altri metodi.
More: State minacciando come un malvivente.
Cromwell: Come dovrei minacciare?
More: Come un ministro dello Stato: con la giustizia.
Cromwell: È proprio la giustizia quella che vi minaccia!
More: Allora non corro pericoli.
Robert Bolt, Un uomo per tutte le stagioni


sabato 6 giugno 2015

I lavoratori gridano per avere il pane...

"I lavoratori gridano per avere il pane
i commercianti gridano per avere i mercati.
Il disoccupato ha fatto la fame. Ora
fa la fame chi lavora.
Le mani che erano ferme tornano a muoversi:
torniscono granate."
Bertolt Brecht, I lavoratori gridano per avere il pane


venerdì 5 giugno 2015

Masticando pensavo all'incontro...

"Masticando pensavo all'incontro, alla cosa accaduta. Più che di Cate m'importava del tempo, degli anni. Era incredibile. Otto, dieci? Mi pareva di avere riaperto una stanza, un armadio dimenticati, e di averci trovato dentro la vita di un altro, una vita futile, piena di rischi. Era questo che avevo scordato. Non tanto Cate, non i poveri piaceri di un tempo. Ma il giovane che viveva quei giorni, il giovane temerario che sfuggiva alle cose credendo che dovessero ancora accadere, ch'era già uomo e si guardava sempre intorno se la vita giungesse davvero, questo giovane mi sbalordiva. Che cosa c'era in comune tra me e lui? Che cosa avevo fatto per lui? Quelle sere banali e focose, quei rischi casuali, quelle speranze familiari  come un letto o una finestra - tutto pareva il ricordo di un paese lontano, di una vita agitata, che ci si chiede ripensandoci come abbiamo potuto gustarla e tradirla così."
Cesare Pavese, La casa in collina

giovedì 4 giugno 2015

La patria è il ricordarla...

"Ma i canti dell'esilio di se stessi
si nutrono. La patria è il ricordarla."
Renzo Barsacchi, Le scarpe del papa

mercoledì 3 giugno 2015

Compagno mio qui presente...

"Compagno mio qui presente, nessuno ti ha fatto mai evadere e non sei per niente responsabile. Ti sei costruito la pace, a furia di accecare col cemento tutti gli spiragli aperti alla luce. Ti sei raggomitolato nella tua sicurezza borghese, nel giro delle tue occupazioni abitudinarie, nei riti soffocanti della tua vita di provincia: contro i venti, le maree, le stelle hai innalzato questo umile bastione. Non vuoi darti pensiero dei grandi problemi, hai già penato abbastanza a scordare la tua condizione d’uomo. Non ti senti abitatore di un pianeta errante, non ti poni mai le domande senza risposta: sei un piccolo borghese di Tolosa. Nessuno ti ha afferrato per le spalle quando era ancora tempo. Adesso la creta di cui sei composto si è seccata, si è indurita, e nessuno potrebbe ormai ridestare in te il musicista addormentato; o il poeta, l’astronomo che forse c’erano all’inizio."
Terra degli uomini, Saint-Exupery

martedì 2 giugno 2015

lunedì 1 giugno 2015

Non conosciamo ancora le leggi delle relazioni fra gli uomini

"Non bisogna dimenticare che non conosciamo ancora le leggi delle relazioni fra gli uomini. La sociologia e l'economia politica sono scienze basate sulle congetture, pseduo-scienze. E' dunque evidente che l'ambiente di cui ci siamo circondati per merito della scienza e della tecnica non è affatto consono alla natura umana, perchè è stato costruito a caso e senza una conoscenza sufficiente di tale natura."
Alexis Carrel, L'uomo questo sconosciuto