Essi ci ammireranno e ci terranno
in conto di dèi per avere acconsentito, mettendoci alla loro testa, ad
assumerci il carico di quella libertà che li aveva sbigottiti e a dominare su
loro, tanta paura avranno infine di esser liberi! Ma noi diremo che obbediamo a
Te e che dominiamo in nome Tuo. Li inganneremo di nuovo, perché allora non Ti
lasceremo piú avvicinare a noi. E in quest’inganno starà la nostra sofferenza,
poiché saremo costretti a mentire. Ecco ciò che significa quella domanda che Ti
fu fatta nel deserto, ed ecco ciò che Tu ricusasti in nome della libertà, da Te
collocata piú in alto di tutto. In quella domanda tuttavia si racchiudeva un
grande segreto di questo mondo. Acconsentendo al miracolo dei pani, Tu avresti
dato una risposta all’universale ed eterna ansia umana, dell’uomo singolo come dell’intera
umanità: “Davanti a chi inchinarsi?”. Non c’è per l’uomo rimasto libero piú
assidua e piú tormentosa cura di quella di cercare un essere dinanzi a cui
inchinarsi.
F.M. Dostoevskij, I
fratelli Karamazov
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