“Senti Alëša” disse Ivan in tono
fermo “se davvero mi basteranno le foglioline vischiose, sarà solo ripensando a
te che potrò amarle. Mi è sufficiente sapere che tu sei qui, da qualche parte,
per non perdere la voglia di vivere. Questo ti basta? Se vuoi, considerala come
una dichiarazione d’amore. E ora tu vai a destra e io a sinistra, e basta così
m’intendi? Voglio dire, se domani non partissi e noi dovessimo rivederci,
allora su questo argomento non dovrai più spendere una parola. Te lo chiedo per
favore. Quanto a nostro fratello Dmitrij ti prego vivamente di non parlarmi mai
più di lui” aggiunse improvvisamente irritato “l’argomento è esaurito, è stato
detto tutto, non è così? Da parte mia, ti faccio anche io una promessa: quando
arriverò ai trent’anni e mi verrà voglia di “gettar via la coppa”, dovunque ti
trovi verrò a riparlarne con te… Dovessi venire anche dall’America, sappilo.
Verrò appositamente. E sarà molto interessante vedere come sarai diventato
allora. Vedi, è una promessa abbastanza solenne quella che ti faccio.”
F.M. Dostoevskij, I
fratelli Karamazov
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