FRATE PLACIDO: non bisogna meravigliarsi delle proprie colpe, finché viviamo. Le miserie sono umane. Senza uno speciale privilegio di Dio (e perciò nessun merito umano) è impossibile evitare i peccati. Il progresso verso la pienezza e la perfezione e la felicità è disseminato di cadute ed è lento, molto lento. Le malattie vere dell’uomo agiscono come quelle del suo corpo: vengono a cavallo e se ne vanno a piedi. I santi non sono i meno difettosi, ma i più coraggiosi, perché essi non si meravigliano di una caduta, anche grave: dopo il peccato, non bisogna scandalizzarci, ma rialzarsi.
Antonio De Petro, Fuor della vita è il termine
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