Non turbarti ora, mentre stai per vedere le tue colpe. La pazienza e la calma sono doti stupende: occorre sì affliggersi, ma con tranquillità e con coraggio, senza falsa umiltà. Il turbamento e l’inquietudine vengono infatti, per lo più, dall’orgoglio, dall’esagerata stima di noi stessi. Bisogna correggersi con dolcezza e compassione, con soavità e persuasività. Anteo, come raccontano i poeti greci, lottava contro Ercole e non cadeva mai a terra senza subito rialzarsi, con maggior forza e vigore. Così faceva anche il santo Francesco di Sales con le sue passioni. Non bisogna mai disperare, perché la speranza salva dal naufragio. Lo scoramento porta, invece, all’abbandono e, perciò, al lassismo, perché il demonio comincia a operare quando si ha sfiducia di riuscire: operatur in filios diffidentie.
Antonio De Petro, Fuor della vita è il termine
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