giovedì 1 novembre 2018

SECONDO CORO

Costoro non hanno negato
che qualche domanda ci fosse.
La loro pretesa è ridurla
secondo l'angustia misura
che può la loro scienza capire.

C'è un inconfessato apriori
nelle posizioni che hai viste,
lettore: per loro, è impossibile
che un' intelligenza più grande
senza il logos loro si muova.

Pareva realista. E soltanto
nel soggettivismo nuotava
di un interpretare costretto
dal piccolo istante presente.
Dipendere: è già ragionare.

Com'era con l'uva la volpe,
elùdi anche tu la domanda
poichè non puoi dar la risposta.
Riduci a te, allor, la domanda
e sei, così, pago del nulla.


Ciascun desìo frusta sarebbe,
se anche un evento banale
senz' una risposta restasse.
Anche queste morti hanno un senso:
ma non lo contien la tua mente.

Vedrete, lettori, che accade.
Leggete voi, giovani menti,
il sèguito di questa storia.
Vi sono più cose nel cielo
di quante nel nostro cervello.
Antonio De Petro, Il Questore


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