non può il potere lasciarlo, alla lunga:
"Non c'è risposta? Eliminate il tutto,
oppur fittizia date la risposta."
Riduce la domanda e non l'arresta,
con piccole risposte a sua misura.
Dentro lo rode un tarlo e, allor, decide
di eliminarlo totalmente e sempre.
Voi, giovani, imparate a non tradire
la verità che chiama in fondo al cuore.
Non ripetete più l'error dei padri,
né l'egoismo chiuso delle madri.
Vedrete che, a negare la domanda,
si indebolisce la ragione umana;
le conseguenze sono: l'impotenza
civile e l'insipienza negli studi,
nonchè l'effemminarsi dei costumi.
Ciò che è evidente non si può negare.
E' Dio che vive in cuore a chi ha vent'anni,
con l'evidenza di realtà non vista:
se c'è quest'ansia, c'è Chi ve l'ha posta.
Se ci son queste tre persone uccise,
c'è un assassino, un'efficiente causa:
richiede l'evidenza una presenza.
La storia, che vi andiamo ora a finire,
vuol, con coraggio, ancor salvarci tutti
dagli insensati suonator di trombe
che, nell'infido lor determinismo,
bloccano l'uso della libertà,
diseducata già sui banchi di scuola.
C'è la risposta. C'è con la domanda,
che è profezia e promessa di risposta.
L'atarassia dell'uomo guarda altrove,
c'è poi chi nega che il problema esista
e infine c'è chi vuol porsi a risposta.
Queste e altre tesi, allor, vedrem qui vive.
Antonio De Petro, Il Questore
Nessun commento:
Posta un commento