domenica 25 ottobre 2015

Poi prese dal breviario...

"Poi prese dal breviario la lettera di Armelle e la rilesse. Gli faceva piacere pensare che esisteva al mondo una persona che, se lui fosse morto, avrebbe sentito la sua mancanza."
Bruce Marshall, A ogni uomo un soldo

giovedì 22 ottobre 2015

E' profezia l'amicizia...

L'amicizia è il senso
-significato profondo-
della vita e del pianto e dell'esser soli. Incontrarsi
e andarsene a casa, una sola
è la casa. E' profezia l'amicizia,
significato della origine comune
di noi viventi."
Giovanni Riva, Non ci si è ben capiti

mercoledì 21 ottobre 2015

Il Potere, spiegava a Santina, è degradante...

"Il Potere, spiegava a Santina, è degradante per chi lo subisce, per chi lo esercita e per chi lo amministra! Il Potere è la lebbra del mondo!"
Elsa Morante, La Storia

venerdì 9 ottobre 2015

Fermare la guerra (parte terza)

"Che farà l’Italia? Silenzio completo, impressionante. Indizi di attesa, d’incertezza, di un orientamento verso una neutralità che potrebbe sfociare in bel altra direzione. Arrivano i primi evacuati: stanchezza, disorientamento, sofferenze. E’ la guerra. La maledetta per sempre. ….
L’assurdo è diventato regola. Si è costretti ad assistere senza opinione e senza passione alle cose più nefande….La fede nell’uomo ha di questi colmi, non può avere che questi colmi. Ieri sera ha parlato da Danzica Hitler per non so quante ore. Aprii la radio: una voce infernale. Più nulla di umano. E quel gridare di heil senza convinzione: coro di povera gente, in ruolo di oppressori di popoli. Il terribile di oggi gli è che non vi ha più niente che sembri terribile."
Primo Mazzolari. Diario 4 e 20 settembre 1939

giovedì 8 ottobre 2015

Fermare la guerra (parte seconda)

"Generale, il tuo carro armato è una macchina potente.
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare."

Bertold Brecht, L'imbianchino e la guerra, Genarale

mercoledì 7 ottobre 2015

Fermare la guerra (parte prima)

“Il senatore statunitense John McCain ha protestato dicendo che i russi non stanno bombardando le postazioni dello Stato Islamico, ma piuttosto i ribelli anti-Assad addestrati dalla Cia. Io trovo inquietanti queste parole. Rappresentano un'ammissione spudorata del fatto che dietro alla guerra ad Assad c'è anche la Cia, e che si tratta di un conflitto etero-diretto da circoli di potere lontani dalla Siria e dai loro alleati nella regione mediorientale”. Così l'Arcivescovo siriano Jacques Behnan Hindo, alla guida dell'Arcieparchia siro-cattolica di Hassakè-Nisibi, commenta con l'Agenzia Fides alcuni recenti sviluppi del conflitto siriano, segnati dall'intervento diretto delle forze militari russe contro le postazioni delle milizie jihadiste.
La propaganda occidentale” sottolinea l'Arcivescovo Hindo “continua a parlare di ribelli moderati, che non esistono: nella galassia dei gruppi armati, quelli dell'Esercito Siriano Libero li trovi solo se li cerchi con la lente d'ingrandimento. Tutte le altre sigle, a parte lo Stato Islamico (Daesh), sono confluite o sono state fagocitate di fatto dal Fronte al-Nusra, che è il braccio militare di al-Qaida in Siria”. A giudizio dell'Arcivescovo siro-cattolico, “c'è qualcosa di veramente inquietante in tutto questo: c'è una superpotenza che a 14 anni dall’11 settembre protesta perchè i russi colpiscono le milizie di al-Qaeda in Siria. Che vuol dire? Che adesso al-Qaida è un alleato degli Usa, solo perchè in Siria ha un altro nome? Ma disprezzano davvero così tanto la nostra intelligenza e la nostra memoria?
Nel colloquio con Fides, l'Arcivescovo Hindo ripete che “a decidere se e quando Assad dovrà andare via, saremo noi siriani, e non il Daesh o l'Occidente. Ed è certo che se Assad va via adesso, la Siria diventerà come la Libia”. L'Arcivescovo siriano lancia anche un allarme: “Ci giungono notizie tremende dalla città di Deir el Zor, assediata dal Daesh da molto tempo. I viveri non possono arrivare in città, non hanno più cibo, e la popolazione sta letteralmente morendo di fame. Occorre fare subito qualcosa, prima che sia troppo tardi”.
 
Agenzia Fides 2/10/2015

lunedì 5 ottobre 2015

O dark dark dark

O dark dark dark. They all go into the dark,
The vacant interstellar spaces, the vacant into the vacant,
The captains, merchant bankers, eminent men of letters,
The generous patrons of art, the statesmen and the rulers,
Distingushed civil servants, chairmen of many committees,
Industrial lords and petty contractors, all go into the dark,
And dark the Sun and Moon, and the Almanach de Gotha
And the Stock Exchange Gazette, the Directory of Directors,
And cold the sense and lost the motive of action.
And we all go with them, into the silent funeral,
Nobody’s funeral, for there is no one to bury.
I said to my soul, be still, and let the dark come upon you
Which shall be the darkness of God. As, in a theatre,
The lights are extinguished, for the scene to be changed
With a hollow rumble of wings, with a movement of darkness on darkness,
And we know that the hills and the trees, the distant panorama
And the bold imposing façade are all being rolled away-
Or as, when an underground train, in the tube, stops too long between stations
And the conversation rises and slowly fades into silence
And you see behind every face the mental emptiness deepen
Leaving only the growing terror of nothing to think about;
Or when, under ether, the mind is conscious but conscious of nothing-
I said to my soul, be still, and wait without hope
For hope would be hope for the wrong thing; wait without love
For love would be love of the wrong thing; there is yet faith
But the faith and the love and the hope are all in the waiting.
Wait without thought, for you are not ready for thought:
So the darkness shall be the light, and the stillness the dancing.
Whisper of running streams, and winter lightning.
The wild thyme unseen and the wild strawberry,
The laughter in the garden, echoed ecstasy
Not lost, but requiring, pointing to the agony
Of death and birth.

You say I am repeating
Something I have said before. I shall say it again.
Shall I say it again? In order to arrive there,
To arrive where you are, to get from where you are not,
You must go by a way wherein there is no ecstasy.
In order to arrive at what you do not know
You must go by a way which is the way of ignorance.
In order to possess what you do not possess
You must go by the way of dispossession.
In order to arrive at what you are not
You must go through the way in which you are not.
And what you do not know is the only thing you know
And what you own is what you do not own
And where you are is where you are not.
Thomas S. Eliot, East Coker III, «Four Quartets» 







venerdì 2 ottobre 2015

Essendo l'uomo...

"Essendo l'uomo uno spirito che anima la carne, la sua natura è, nella sua essenza, natura progressiva."
Jacques Maritain, religione e cultura

giovedì 1 ottobre 2015

Per quanto l'uomo e il suo mondo...

Per quanto l'uomo e il suo mondo possano sembrare in rovina, per quanto la disperazione umana possa diventare terribile, finchè continua ad essere un uomo, la sua stessa umanità seguita a dirgli che la vita ha un significato. Ed è proprio questa una delle ragioni per cui l'uomo tende a ribellarsi contro se stesso.
La nostra vita, sia come individui che come appartenenti a una razza inquieta e in lotta continua, ci dimostra chiaramente che deve avere un significato, di cui però una parte ancora ci sfugge. Eppure scoprire questo significato e vivere in conformità ad esso è il nostro compito nella vita. Abbiamo quindi qualche cosa per cui vivere. Il processo vitale dell'esistenza, del crescere, del divenire qualcuno è precisamente la consapevolezza gradualmente cosciente di ciò che sia questo "qualche cosa".
Thomas Merton. Nessun uomo è un'isola.