martedì 21 maggio 2013

La grande ondata della barbarie...


“la grande ondata della barbarie è alle nostre porte” scriveva Nietzche nel 1873. La si aspettava tradizionalmente nell’Europa di allora, dall’Oriente. È un’abitudine che non si è ancora persa. Ma l’Oriente non ha mai straripato che su un’Europa in decomposizione. La grande ondata della barbarie è nei nostri cuori, vuoti, nelle nostre teste, smarrite, nelle nostre opere, incoerenti, nelle nostre azioni, stupide a forza di non voler guardare oltre il proprio naso. Non lagniamoci domani dei Barbari se oggi ci rassegniamo alla rinunzia di ogni iniziativa. Dovunque vedo giovani europei che hanno un solo pensiero, una sola volontà. Attraversare un oceano qualsiasi e dimenticare quelle patrie d’Europa, dalle quali con l’animo si sono ormai distaccati. sono talora i migliori, i più arditi. vedo società decomporsi, ricomporsi di scandali come per una segreta malattia di carenza, e chi li denuncia gridando alla vergogna sono proprio coloro, che da più di cent’anni sono i padroni di quelle società, simili a quei genitori, che si sdegnano per i vizi dei loro figli, e di cui più di ogni d’altro hanno la responsabilità."
Emmanule Mounier, la paura del secolo XX

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