domenica 14 settembre 2014

Secondo me non bisogna distruggere un bel niente...

"secondo me non bisogna distruggere un bel niente, ma solo l'idea che l'uomo ha di Dio, ecco da dove si deve cominciare! Da questo, da questo si deve cominciare; oh, ciechi, che non capiscono nulla! Una volta che l'umanità, senza eccezione, avrà rinnegato Dio (e io credo che questo periodo si compirà, così come avviene per i periodi geologici) allora la precedente concezione del mondo crollerà di per sè, senza antropofagia, e soprattutto tutta l'etica precedente crollerà, e verrà tutto il nuovo. Gli uomini si uniranno per prendere dalla vita tutto ciò che essa può dare, ma lo faranno solo per avere la felicità e la gioia in questo mondo. L'uomo si esalterà d'uno spirito divino, dell'orgoglio titanico, e comparirà l'uomo-dio. Trionfando di continuo e illimitatamente sulla natura, grazie alla propria volontà e alla scienza, l'uomo in questo modo sentirà un piacere talmente elevato che esso sostituirà per lui tutte le precedenti speranze di beatitudini celesti. Ognuno saprà di essere completamente mortale, senza possibilità di resurrezione, e accetterà la morte con orgoglio e tranquillità, come un dio. Nel suo orgoglio egli capirà che non deve lamentarsi se la vita è un attimo, e amerà il proprio fratello senza bisogno di alcuna ricompensa. L'amore colmerà solamente quell'attimo della vita, ma la consapevolezza della sua fugacità basterà da sola a ravvivarne tanto la fiamma, quando invece tale fiammasi disperdeva prima nelle speranze di un amore ultraterreno e infinito... e così via di questo passo. Molto carino!"
F.M Dostoevskij, I fratelli Karamazov libro XVI; il diavolo. L'incubo di Ivan Fëdorovič

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