venerdì 17 aprile 2020

Cena (15)

Coselapreghiera?
È riflettere di fronte al proprio destino. E, siccome il destino è diventato uomo, si può anche dargli del tu.
Tòh, bentornàto dottore! Anche tu la vescica? O la pròstata, come i papi?
Stavàm parlando della guerra d’amore. Dicevo che è un regno che ha limiti e, nello stesso tempo, non li ha. I limiti li mette il fatto che tu ami l’altra persona come e quanto ami il suo destino. Almeno questo, per cominciare.
In altro modo non saprei uscirne.
Ti trovi in un posto che non ha limiti né uscite.
Niente da fare. Se sei controllato e squadrato, non è amore. Nell’amore i sì si succedono ai sì, all’infinito. E, se non fosse così, non esisterebbe neppure la fede, che è la cosa più ragionevolmente normale che ci sia al mondo. È fatta così: di sì dietro sì, per meraviglia, per attrazione, per ragione: per amore.
È un mare in cui nàvighi. Non è una dimostrazione filosofica! E, mentre stai navigando, ti vien poi la paura di affogarci. E ti domandi, coi brividi per il futuro: E se annegassi? Se ami davvero, quando ti fai questa domanda sei già annegato.
Si chiama affidarsi per sempre, amarsi per sempre. È la passione, secondo me. Ogni altra cosa che si intenda per passione è solo roba da bestie.

Nessun commento:

Posta un commento